Tabarca è un’isola da esplorare.
Camminare con la testa in su, la macchina fotografica in mano
e un costume pronto per poi tuffarsi.
È un invito a scuriosare tra le sue vie e i suoi colori.
Vivere in un altro mondo anche solo per un paio d’ore.
L’isola
L’isola di Tabarca è la più grande e l’unica isola abitata della Comunidad Valenciana.
Di fronte alle coste di Santa Pola e raggiungibile anche da Alicante con i tanti traghetti ogni mezz’ora, l’isola ha una storia che risale all’Antica Grecia. Furono loro i primi abitanti, seguiti poi da varie ondate algerine, genovesi e tunisine, per essere poi reclamata dal Regno di Spagna nel Settecento.
La popolazione di Tabarca è attualmente molto ridotta per le poche possibilità economiche, che sono limitate alla pesca e al turismo nel periodo estivo.
I pochi abitanti conservano ancora tracce della loro storia nel dialetto valenciano con molte influenze italiane e nei cognomi (Parodi, Russo etc).
Nel 1986 è diventata la prima riserva marina spagnola, e tuttora è possibile fare esperienze in sub e nuotare nelle numerose cale dall’acqua cristallina.
L’isola di Tabarca è divisa in due parti dal porto.
Da un lato il paese, con un paio di hotel, case,
la Chiesa di San Pedro e San Pablo, ristoranti, bar e negozietti.
L’unica spiaggia in sabbia e attrezzata dell’isola si trova proprio davanti al porto,
e se hai intenzione di prendere un ombrellone, assicurati di arrivare presto!
Dall’altro, invece, campo di piccole dune di arbusti,
con un faro, un cimitero, la Torre de San José e le numerose cale meno frequentate.
Pingback: Isla de Tabarca, Spagna – Riccardo Franchini. Godete
Pingback: 15 giorni, 33 motivi per cui amo la Spagna – Una Veronica Vagante